martedì 23 ottobre 2012

TIZIANO: DAVIDE E GOLIA RESTAURATO - PALAZZO GRIMANI, VENEZIA



TIZIANO
DAVIDE E GOLIA RESTAURATO
Palazzo Grimani
calle Grimani (Castello 4858 - Santa Maria Formosa) - Venezia
dal 12/10/2012 al 11/11/2012

Il 12 ottobre si restituisce alla città dopo un lungo e paziente restauro, curato dalla Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, diretto da Giovanna Damiani, il dipinto di Tiziano Davide e Golia. 
Come tutti i veneziani ricordano il 29 agosto 2010 un incendio, sviluppatosi sul lato ovest della copertura del corpo monumentale del Seminario Patriarcale, corrispondente al collegamento con la basilica di Santa Maria della Salute, mise in grave pericolo la chiesa e le opere in essa contenute. Solo il pronto intervento dei Vigili del Fuoco sventò il peggio, ma sul dipinto di Tiziano confluirono gli oltre cinquecento litri d’acqua, per fortuna dolce, che erano serviti a domare l’incendio. La tela, fragile e ritenuta in precario stato di conservazione sin dalle fonti ottocentesche, aveva subito un restauro conservativo nel 1990, diretto da Giovanna Nepi Scirè, in occasione della Mostra di Tiziano a Palazzo Ducale, che aveva alleggerito le ridipinture e ristabilito l’adesione della pellicola pittorica. L’evento, eccezionale per gravità e per le conseguenze su tutte le componenti dell’opera, ha richiesto scelte altrettanto straordinarie, di altrettanta singolarità, come l’abbassamento a terra del dipinto con lo stesso trabatello montato per la verifica preliminare della pellicola pittorica, possibile solo grazie alla collaborazione del corpo dei VVFF, il trasporto al laboratorio della Misericordia della tela “semi rullata”, la costruzione di un telaio e l’uso di materiali non convenzionali per la foderatura, una metodologia complessa per la riadesione della pellicola pittorica, la scelta di eliminare le vecchie ridipinture non solo alterate, ma ormai “tutt’uno” con i materiali della precedente foderatura, portati in superficie dal percolamento dell’acqua usata per spegnere l’incendio. In occasione della presentazione del restauro, il gruppo di lavoro coordinato da Fiorella Spadavecchia, illustrerà le scelte maturate all’interno di un confronto tra professionalità diverse, per restituire leggibilità ad un testo tizianesco irrimediabilmente compromesso . 
La mostra è un’occasione unica per vedere da vicino l’opera, ammirare il testo tizianesco, le pennellate lunghe, ben visibili da distanza ravvicinata, i pentimenti, l’uso di una tavolozza limitata, “con il colore steso direttamente sugli strati preparatori con o senza imprimitura colorata”. 
Un quaderno stampato da Marcianum Press S.r.l., corredato da un video realizzato dalla Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, illustra in modo vivace e dettagliato le fasi del restauro. 
Per gli addetti ai lavori, o comunque per chi vuole saperne ancora di più, sarà a disposizione, solo per il periodo di esposizione dell’opera, la documentazione completa e dettagliata del restauro, raccolta e consultabile secondo il più moderno sistema di documentazione in rete del Ministero per i Beni e le Attività Culturali: SicaR. 
Dopo l’esposizione a Palazzo Grimani, l’opera, di proprietà ecclesiastica, restaurata a spese del Seminario Patriarcale, sarà ricollocata sul soffitto della sacrestia maggiore della basilica della Salute da dove proviene.