martedì 20 gennaio 2015

NATALIA GOZZANO: LO SPECCHIO DELLA CORTE - CAMPISANO 2014




NATALIA GOZZANO
LO SPECCHIO DELLA CORTE
Gentiluomini al servizio del collezionismo a Roma nel Seicento
Campisano, 2014
Collana: Saggi di Storia dell’Arte

Nella società di antico regime «lo specchio della corte» è il maestro di casa, ossia il ministro che, subito dopo il maggiordomo ma spesso rivestendo anche questa carica, aveva la cura dell’amministrazione, il controllo e la supervisione di tutto ciò che si svolgeva nel palazzo del principe, compresi gli acquisti di opere d’arte. In quest’ultimo settore era affiancato dal guardaroba, responsabile dei beni dell’arredo e del vestiario. Partendo dalla letteratura specialistica dedicata a questi ‘gentiluomini’ tra XVI e XVII secolo e prendendo in esame i documenti che li vedono protagonisti, il libro mette in luce il loro ruolo nella Roma del Seicento. Vengono delineate la specificità delle loro funzioni all’interno della corte (ad esempio chi faceva i pagamenti e come), ponendo in modo inedito la questione dell’eventuale loro ruolo nella formazione delle grandi collezioni d’arte del periodo. Inoltre, attraverso i testamenti, gli inventari e altri documenti vengono rivelate le loro stesse collezioni ed interessi culturali. Collocandosi in una posizione di aurea mediocritas tra il principe e la società, il maestro di casa, in particolare, risulta pertanto essere una figura chiave della vita di corte e del mercato dell’arte di antico regime.

Natalia Gozzano, storica dell’arte, si è formata all’università La Sapienza di Roma e all’università di Pisa. Dal 2002 è docente di Storia dell’arte presso l’Accademia Nazionale di Danza. Ha pubblicato la monografia La quadreria di Lorenzo Onofrio Colonna. Prestigio nobiliare e collezionismo nella Roma barocca (Bulzoni 2004), saggi sulle finanze di Claude Lorrain, sul network dei mercanti fiamminghi nel ‘600 e su diversi aspetti del collezionismo a Roma nel XVII secolo. Si è inoltre occupata della cultura artistica di frontiera fra Italia e Fiandre nel Rinascimento, della commedia dell’arte nell’opera di Salvator Rosa e delle relazioni fra arti visive e danza alla luce delle neuroscienze, temi su cui ha pubblicato in riviste specializzate e tenuto seminari sia in Italia che all’estero.