sabato 1 novembre 2014

CAROL BOVE / CARLO SCARPA - MUSEION, BOLZANO




CAROL BOVE / CARLO SCARPA
a cura del Henry Moore Institute di Leeds
Museion
via Dante 6 - Bolzano
dal 31/10/2014 al 1/3/2015

La mostra Carol Bove / Carlo Scarpa riunisce per la prima volta opere dell’artista americana Carol Bove (Ginevra, 1971) realizzate tra il 2003 ed il 2014 e vetrine, cavalletti, sculture e prototipi architettonici dell'architetto veneziano Carlo Scarpa (1906-1978), presentati al pubblico in pochissime occasioni precedenti. L’esposizione coinvolge tre luoghi: il Museion di Bolzano, l’Henry Moore Institute di Leeds, Gran Bretagna e il museo Dhondt-Dhaenens di Deurle, Belgio. Anche se appartenenti a generazioni diverse, con diverse formazioni e discipline, Carol Bove e Carlo Scarpa sono accomunati da un interesse per il rapporto tra l’oggetto e l’ambiente circostante e il modo in cui gli oggetti del passato sono compresi e affrontati nel presente.
Carol Bove / Carlo Scarpa include mobili per allestimento progettati da Carlo Scarpa per il Museo di Castelvecchio di Verona e la Gipsoteca Canoviana di Possagno, raramente esposti. Le vetrine e cavalletti di Scarpa, separati dal contesto originale, sono esposti vuoti. Dall’approccio di Scarpa all’allestimento emerge un vocabolario estremamente personale, come del resto per le sculture di Bove. L’artista colloca conchiglie, coralli e piccoli pezzi di legno levigati dall’acqua sopra piedistalli, in un linguaggio ridotto al minimo. Nello scegliere alcuni oggetti specifici e metterli insieme in maniera attenta e studiata, Bove indaga così come un detrito apparentemente privo di valore sia in grado di diventare un’opera d’arte.
In una vetrina sono esposti i prototipi architettonici per la Tomba Brion. La tomba è una struttura funebre monumentale che si trova a San Vito d’Altivoli, Treviso e contiene alcune caratteristiche specifiche e ricorrenti nell’opera architettonica di Scarpa, come i motivi a zigzag o a gradoni. Elegante, circondata da giardini, da un padiglione per la meditazione e da una cappella, è considerata il capolavoro architettonico dell’architetto veneziano.
Funge da contrappunto alla tomba Brion una delle prime sculture a scaffale di Bove del 2003, Conversations with Jorge Luis Borges. Su una scaffalatura modernista Bove ha posto tascabili vintage, un metronomo e un oggetto di fili: come una campionatura dei suoi interessi, i pezzi contengono diversi riferimenti alle sue ricerche.
Al centro della mostra la rielaborazione di Bove di Ambiente, il contributo di Scarpa alla Biennale di Venezia del 1968, rara occasione in cui Scarpa realizzò delle sculture proprie. Ambiente presenta lavori fatti con pietre preziose, metallo e bronzo in un display realizzato su misura, su uno sfondo di pannelli mobili in tessuto. Nella mostra Carol Bove / Carlo Scarpa le fotografie di Luciano Svegliado testimoniano l’allestimento del 1968, mentre Bove lo rielabora assegnando ad ogni scultura di Scarpa un supporto e collocandola accanto alle proprie su di un’ampia piattaforma. Su tutti i lavori torreggia Cretaceous (2014), un pezzo di legno pietrificato fissato direttamente a una putrella. Alto quasi quattro metri, Cretaceous elabora l’interesse di Bove per il confine sottile che separa esemplare e scultura, opera d’arte e supporto. In questo confronto unico tra un architetto e un’artista, emerge così come l’allestimento di oggetti possa essere creatore di significato.
In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo quadrilingue (italiano / inglese / tedesco / olandese) con saggi di Philippe Duboy, Andrea Phillips e Pavel Pyś a cura di Lisa Le Feuvre.

Carol Bove
I lavori di Carol Bove (1971, Ginevra, vive e lavora a Brooklyn, New York) sono stati esposti in numerose e importanti mostre internazionali, tra cui dOCUMENTA (13) a Kassel nel 2012, la 54ª Biennale di Venezia nel 2011. Per High Line Art, Bove ha creato Caterpillar, una serie di sculture di grandi dimensioni collocate in un tratto abbandonato dei cantieri ferroviari di Manhattan. Bove ha esposto al Museum of Modern Art di New York, al Palais de Tokyo di Parigi (2010), alla Horticultural Society di New York (2009), al Blanton Museum of Art di Austin in Texas (2006), alla Kunsthalle di Zurigo, all’Institute of Contemporary Art di Boston (entrambi nel 2004) e al Kunstverein di Amburgo (2003). Quella a Museion è la più grande mostra istituzionale dell’artista americana in Europa negli ultimi dieci anni.

Carlo Scarpa (Venezia, 1906 – Sendai, Giappone 1978) è universalmente riconosciuto come uno degli architetti più importanti del Ventesimo secolo. A parte le commissioni private e residenziali, Scarpa è conosciuto per avere radicalmente rinnovato e ridisegnato alcuni importanti musei municipali italiani, tra cui l’Accademia e il Museo Correr di Venezia, Palazzo Abatellis di Palermo e il Museo di Castelvecchio di Verona. Meno conosciuti, ma altrettanto importanti i suoi progetti per mostre ed esposizioni temporanee, come quella delle opere di Piet Mondrian alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (1956), Frescoes from Florence alla Hayward Gallery di Londra (1969) e una serie di display e incarichi di tipo architettonico per la Biennale di Venezia. Scarpa vinse numerosi premi, tra cui il Premio nazionale Olivetti per l’architettura (1956) e la Medaglia ai benemeriti della cultura e dell’arte (1977)

La mostra verrà esposta presso l’Henry Moore Institute, Leeds dal 02/04 al 12/07/2015 e quindi presso il Museum Dhondt-Dhaenens, Deurle, Belgium dal 18/10/2015 al 10/01/2016.