venerdì 11 aprile 2014

RALPH RUMNEY: OPERE 1957 - 1995 - GALLERIA PECCOLO, LIVORNO




RALPH RUMNEY
OPERE 1957 - 1995
Galleria Peccolo
piazza della Repubblica 12 - Livorno
dal 12/4/2014

La prima mostra retrospettiva italiana – opere 1957-1995 - di Ralph Rumney (Newcastle, GB 1934 – Manosque, F 2002 ), co-fondatore dell'Internazionale Situazionista, inaugura sabato 12 aprile 2014 alle ore 18,00 a Livorno alla Galleria Peccolo in piazza Repubblica 12. L’expo prosegue fino al 20 maggio 2014. Inglese di nascita, Ralph Rumney ha operato gran parte della sua vita in Francia e lavorato a Parigi negli anni 1950/70: gli anni d’oro della Parigi dell’Esistenzialismo e dell’ Ecole de Paris che dominava tutta la scena artistica francese ed europea. >
Erano anche gli anni in cui iniziava la ribellione dei giovani artisti più sperimentali che si confrontavano tra loro e con il mondo: i Novo-Realisti di Pierre Restany con i pittori “autre” informali; i Situazionisti che si opponevano ai Lettristi di Isou, in una atmosfera di fermento creativo tipica delle giovani generazioni seriamente impegnate a voler cambiare lo stato delle cose, in campo artistico e non. Una situazione che esploderà nel suo culmine con il maggio ’68 parigino e la rivolta studentesca.
Anni formativi in cui prendevano forza le idee e le teorie di Guy Debord con la sua interpretazione della nascente “Società dello Spettacolo” e della critica alla Società dei consumi.
Ralph Rumney aveva incontrato già prima del 1957 Guy Debord e condiviso con lui le idee e la fondazione del gruppo Situazionista. Il “Situazionismo” quale gruppo artistico e di pensiero fu fondato durante quella estate in Liguria a Cosio d’Arroscia, riunione a cui parteciparono, oltre a Debord e Rumney, Pinot-Gallizio, Piero Simondo, il musicista Walter Olmo, Michèle Bernstein e Asger Jorn.
In quegli stessi anni Rumney era spesso presente anche in Italia, a Venezia e a Milano dove incontrava Manzoni, Fontana e tutti gli altri frequentatori del Bar Giamaica e della scena artistica milanese. Aveva esposto con successo dipinti su tela, alcuni dei quali sono oggi in Collezione delle Civiche Raccolte del Comune di Milano, e le sue tavole di legno che ricopriva di foglia oro e argento nella Galleria Appollinaire e in altre gallerie milanesi e partecipato anche al Premio della città di Lissone per giovani artisti.
Terminata l’esperienza con il Situazionismo e dopo dolorose vicende personali si trasferisce a Manosque, nel sud della Francia, dove vivrà isolato fino alla morte, avvenuta nel 2002, continuando a lavorare alle sue opere della serie dei collages oppure continuando a ricoprire tavole di legno con foglia oro e argento a creare sontuose “icone” astratte colme di luce riflessa: tavole di meditazione dalla sacralità quasi religiosa.
Nel catalogo, pubblicato nelle edizioni della galleria, testi di Yan Ciret, Sandro Ricaldone e una scheda riguardante gli anni milanesi di Rumney a cura della D.ssa Renata Ghiazza, Conservatore della Casa-Museo Boschi Di Stefano di Milano.